Penso che a volte ciò che blocca “il carattere” è la paura di riconoscere i propri errori, come se tale rionoscimento incidesse sul valore che riteniamo di avere. E’ come se crollasse un mito…. quello del nostro Io.
E’ bello pensare invece che tale valore non dipende da una inesistente perfezione ma dalla capacità di ricominciare, subito , cercando di rimediare ; dalla capacità di guardare ed acoltare veramente il respiro dell’altro ed il nostro stesso respiro.
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Di: Anonymous
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